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Curiosità

Come mai le cipolle fanno piangere? Note gi ai tempi di Alessandro Magno, le qualit di questo vegetale sono tutt'oggi apprezzate da buongustai e salutisti, in quanto fonte di aroma e sapore di molti piatti mediterranei, di vitamine e principi nutritivi, nonch capaci di azione fungicida, battericida e antinfiammatoria. Ma tutto ci ha un prezzo: le lacrime. Quando si affetta una cipolla, i tessuti danneggiati rilasciano un enzima che induce la formazione di acidi sulfenici che a loro volta possono trasformarsi sia in composti volatili odorosi, responsabili del caratteristico odore, sia in composti che stimolano la lacrimazione. Nella parte anteriore della cornea dei nostri occhi sono presenti delle terminazioni nervose che rilevano tali sostanze irritanti e sollecitano il nervo ciliare che solitamente invia messaggi di dolore. Il cervello interpreta questa attivit nervosa come una sensazione di bruciore provocata da un'irritazione dell'occhio, che in realt non si verifica, e invia comunque segnali, a livello delle fibre che innervano le ghiandole lacrimali, provocando cos una copiosa lacrimazione in grado di lavare le presunte sostanze irritanti. E' probabile che tutto ci non sia altro che una strategia che la cipolla ha sviluppato per proteggersi dai suoi consumatori. Come dire, una sfida all'ultima lacrima. Per c' un trucco: pare che chi indossi lenti a contatto sia immune a questo effetto, probabile che i piccoli dischi di fibra ottica creino una sorta di isolamento protettivo.

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